Fare campagne di marketing fa davvero schifo (oltre a essere pericoloso come maneggiare una fiala di nitroglicerina in un deposito di testate nucleari)... se non sei sicuro al 300% di sapere dove stai mettendo le mani.

E se non lo sono io, puoi mai esserlo tu?

Se stai leggendo queste parole hai già frequentato uno dei corsi del mio programma di studi qui a Metodo Merenda e potresti trovarti in una di queste situazioni:

  • 1
    Tornando dal corso ti sei rimboccato le maniche, deciso a iniziare a costruire le tue campagne online e offline e conquistare il mercato.
    Poi però hanno iniziato ad assalirti i dubbi, sono arrivate le prime difficoltà tecniche e ti sei fermato indeciso sul da farsi. Questo perché sei da solo, i tuoi dipendenti, soci, collaboratori non sanno come aiutarti e tu non hai idea di dove iniziare a mettere le mani.
  • 2
    Hai provato diverse volte ad affidare le tue campagne di marketing a qualche web agency sperando di poter delegare tutto a loro in cambio di soldi, ma i risultati NON sono mai quelli sperati. Una volta ti hanno incasinato il sito, l’altra volta ti hanno fatto bannare gli account dei social, poi Google ha detto che gli stai antipatico, poi ti hanno bruciato una valanga di soldi (peggio di come un’Alfa scarburata brucia benzina) senza farti vedere indietro manco mezzo cliente pagante.
  • 3
    Il tuo marketing “funziona”, i clienti arrivano, ma ti ritrovi nella situazione in cui non puoi né ritenerti soddisfatto né puoi lamentarti di come stiano procedendo le cose. Insomma, la verità è che “se il marketing funziona” tu non dovresti essere nemmeno qui a leggere. Perchè dovresti essere ricco sfondato. Se non lo sei… beh allora il tuo marketing diciamo… “funzionicchia”.

Ah c’è una quarta ipotesi…

Ogni volta che investi un euro, nelle tue tasche torna moltiplicato per cinque..

Ogni volta che lanci un nuovo prodotto non hai nessun problema a strutturare la strategia perfetta per fargli ottenere il massimo dei risultati sul mercato, e i tuoi clienti rispondono sempre entusiasti.

I tuoi costi di sponsorizzazione non salgono mai alle stelle, anzi, riesci sempre a ottimizzare le campagne in modo che con investimenti sempre minori tu possa avere vendite sempre più alte.

Lascia che indovini: non fai parte di queste quarta categoria e tutto questo ti sembra soltanto un sogno assurdo e irrealizzabile?

A prescindere da quanto ti sia fatto prendere dallo sconforto, sappi che questi risultati non sono inarrivabili come credi o come ti hanno fatto credere.

Infatti, anche tu puoi:

  • Vedere i tuoi investimenti ritornare nelle tue tasche moltiplicati x2… 5… o addirittura 10 volte; ma che dico 10 volte… UN MIIILIOOONEE! (scherzo, un milione magari anche no).
  • Ottimizzare il tuo marketing giorno dopo giorno e smettere di bruciare denaro tipo sacrificio propiziatorio al Grande Spirito dell’Anima de li mor… ehm di Facebook o Google… in campagne che non hanno né capo e né coda, guidato da un suggerimento idiota di un social media manager o webbaro di turno.
  • Essere sempre più certo dei risultati delle tue campagne ogni volta che decidi di lanciare un nuovo prodotto o provare un nuovo modo di conquistare il mercato (o di invadere la Polonia… ehm no… quello meglio di no, di pazzo furioso ce n’è già stato uno di troppo…)

Sembra un risultato assurdo, me ne rendo conto, ma da oltre 10 anni ho creato l’azienda più importante del settore che si basa (guarda caso!) proprio su campagne online e offline, e tra pochissimo ti spiegherò come fare.

 Prima però devi sapere che puoi arrivare a questo risultato solo e soltanto se: 

Smetti ora di fare il pollo quando sei al tavolo a giocare a poker con Google e Facebook (e non solo con loro).

Esatto, hai capito bene.

Non sto dicendo che non devi usare queste piattaforme, anzi, devi però smetterla di farti prendere per il culo da chi ti dice che metti due euro online e incrociando le braccia otterrai risultati.

Come si dice nel gioco del poker? “Se non sai chi è il pollo al tavolo, significa che il pollo sei tu!”

Ecco, pensa di giocare e al tavolo ci siete tu, Google, Facebook e il titolare della Web Agency di turno.

Gli ultimi tre “casualmente” escono sempre con più soldi di quando si sono seduti al tavolo, mentre TU invece ne esci SPENNATO.

Non sto esagerando e te lo dimostro subito con dei dati pubblici che chiunque può trovare se sa come cercare.

Solo nel 2020 il fatturato che Facebook ha ottenuto dalla vendita di pubblicità è di 84,2 miliardi.

Quello di Google, invece, ammonta a 146,92 miliardi.

Le Web Agency beh… non è importante quanto fatturino (sono micro-imprese, già questo dovrebbe farti capire che se non sanno produrre ricchezza per loro difficilmente sapranno farlo per te, ma andiamo avanti facendo finta di niente per ora…) ma dovrebbe darti fastidio almeno il fatto che si alzano sempre con la loro fattura pagata, che tu abbia vinto o perso.

Ti pare giusto? A me no, ma magari a te sta bene essere il pollastro da spennare.

C’è un altro numero però che voglio sottoporti, e che mi fa ancora più incazzare.

300 mila.

Sai a cosa fa riferimento?

Alle aziende fallite nel 2020.


Il numero non fa riferimento solo a piccole aziende che non usano i social, perché ci sono anche grandi marchi fra le fila di quelle imprese che hanno dovuto chiudere i battenti.


Alla luce di tutto questo, verrebbe spontaneo chiedersi:

Se vengono spesi ogni anno miliardi in marketing, com’è possibile che tante aziende falliscano?

Non dovremmo essere circondati da aziende milionarie e imprenditori pieni di soldi se Google e Facebook fossero questa sorta di nuovo Babbo Natale che elargisce doni a tutti i bambini che ci credono (come te)?

Gli imprenditori che decidono di investire lì non dovrebbero vedere il loro portafoglio scoppiare come la panza dopo il cenone di Natale?

Se vengono spesi ogni anno miliardi in marketing, com’è possibile che tante aziende falliscano?

La risposta è sì, ovviamente, ma solo nel mondo teorico delle bugie che questi colossi e le varie web agency e professionisti di turno ti propinano ogni giorno.

Sta a te decidere se mangiare la foglia o meno.

Lo so che al cenone di Natale eri già pieno e manco una foglia ti andava più giù, ma è un modo di dire che indica l’accorgersi tempestivamente che c’è qualcosa che non quadra, schivando un pericolo come in Matrix schivavano le pallottole… il primo, sì, non la schifezza odierna.

Se pensi infatti che ci sia qualcosa di sbagliato in tutto questo, non hai torto.

Ci sono degli interessi nascosti nei quali mi hanno incastrato che al confronto Roger Rabbit levati… e che sto per svelarti.

Io stesso, negli oltre 10 anni di studio e lavoro che mi hanno portato oggi ad avere la più grande scuola di formazione per imprenditori in tutta Europa, sono incappato più volte in queste trappole.

Avrei anche potuto dirti che sono perfetto, che ho fatto sempre tutto al primo colpo, che non mi sono fatto fregare da Google, Facebook e dalle sponsorizzate che mi vendevano come strumento definitivo per far crescere la mia azienda.

Ma voglio essere onesto con te. Voglio svelarti qualcosa che non ho mai dichiarato prima.

Io ero esattamente come te.

Beh magari non avrai avuto il mio fascino latino, il mio occhio languido e quell’accento da bricconcello emiliano che fa sciogliere le donne al primo approccio.

Non avrai avuto la mia bellezza, la mia intelligenza, il mio charme, la mia oratoria, la mia eloquenza… ma sì, insomma, io e te eravamo molto molto simili.

Come diceva mio papà quando voleva difendermi dalle malelingue: “Il mio Frank non è comunista! Sarà pure un bugiardo, un maiale, un idiota, un comunista… ma vi assicuro che non è una pornostar!”


Ecco… se stai ancora leggendo queste parole mi conosci già, non c’è bisogno che ti dica che sono Frank Merenda e da oltre un decennio ho come unica missione quella di aiutare gli imprenditori a far crescere le loro aziende.

Sì, sì lo so che mi faccio pagare e non faccio certo beneficenza… perché tu invece apri la bottega la mattina per sport, vero?

I dipendenti come li pago? Mi metto a fare i balletti davanti alla sede col cappello in mano raccogliendo offerte? E non mi interrompere sempre, santiddio!

Oooh…dicevamo…quello che forse non sai è che non ho sempre avuto al mio fianco gli esperti che ho oggi.

Ho aperto il mio blog ormai 15 anni fa, sono partito così, con la costanza quotidiana di scrivere articoli su articoli, creare contenuti, libri e condividere con liberi professionisti, imprenditori e venditori tutto ciò che i miei anni di studio e di test mi avevano ridato in mano.

Quando ho iniziato a fare il mio lavoro di venditore, anni e anni fa, non esisteva nemmeno Facebook, mentre Google non era di certo la piattaforma pubblicitaria che oggi conosciamo tutti.

Anzi, manco c’era Google ora che mi fai ricordare bene. C’era Altavista!


E no, non sono vecchio. Sono vintage, al massimo.

Tornando a noi…come sono arrivato da un piccolo blog personale a riempire un palazzetto con oltre 5.000 persone?

La foto che vedi qui sotto è quella di Merenda Rock, l’evento a Rimini con oltre 5.000 persone che ho tenuto nel 2020, l’ultimo di questa portata solo e soltanto finché le regole non mi permetteranno di tenerne uno nuovo.

Non ho nessun dubbio, infatti, che potendo riempirei nuovamente quello stadium.


Anzi, sono certo che mi servirebbe una location ancora più grande.

Tipo “Vasco levate!” (no, dai, scherzo).

Non lo dico per spavalderia o chissà cosa, ma perché qui non parliamo di un evento casuale, un colpo di fortuna o chissà quale operazione di manipolazione delle folle alla Mago do Nascimiento.

È “solo” che ho un metodo preciso per procedere e conosco ormai a memoria gli step da seguire.

L’ho ripetuto così tante volte e perfezionato negli anni da passare da eventi in scantinati tenuti sulle cassette della frutta con amici e parenti, a riempire lo stadium di Rimini con una folla oceanica per un evento di questo tipo.


E soprattutto ho imparato a fare in modo non solo di portare clienti paganti in quelle location, ma far sì che ne escano innamorati di ció che hanno visto, come Gianfranco ha messo nero su bianco nelle righe che leggi qui sotto.

Merenda Rock Marketing.

Testimonianza e consigli non richiesti da uno Studente Senior di Metodo Merenda.


Sono letteralmente “inciampato” sui contenuti di Frank a ottobre 2017 dopo l’insistenza odiosa e “fastidiosa” del mio amico Valter Colombo.

 
Dire che ero scettico serve solo a far passare il concetto, ma ero molto al di là dello scetticismo.

Dopo essermi bevuto i contenuti gratuiti mi sono iscritto al Circolo degli imprenditori. E anche qui mi sono bevuto tutti i corsi trovati in area riservata.

Per andare veloce, a oggi ho partecipato a tutti i corsi e a tutti i Master. Tutti.
Sono a quota due Marketing Merenda, due Venditore Vincente, Master in Marketing Administration, Master in Sales Management, Master Merenda MBA e Club degli Illuminati.

Se non sei proprio uno scemo capisci che qualcosa di marketing lo mastichi, se non altro perché il Conto Corrente dell’azienda te lo conferma.

 
Perché “uno come me” avrebbe dovuto partecipare a Merenda Rock Marketing?

Perché sento il dovere morale di essere una testimonianza palpabile per chi oggi è scettico come io lo ero allora.

Ragazzi, non si smette mai di studiare e di formarsi.

 
Sì, è vero, molto di ciò che ho ascoltato lo avevo già imparato - e in modo molto più approfondito - ai Master.

Ma questo evento mi ha comunque dato tantissimo. E mi ha fatto ritornare sugli argomenti con una consapevolezza diversa, più evoluta, più lucida e marcata.

Mi ha rinnovato la lucidità sulle mie attuali lacune. Quelle su cui devo ancora lavorare. E so esattamente cosa fare e come farlo. Ma per nessuna ragione al mondo smetterei di far parte di questo straordinario polo formativo.

Ho incontrato decine di persone che mi hanno detto: “Sono qui grazie a Te, meno male che ti ho dato retta”.

Non scherzo, decine. E questa è la soddisfazione più grande.

Quindi, visto che sembro essere così influente vi dico questo: mettete in discussione il vostro scetticismo, come ho fatto io, e venite a qualsiasi corso Frank metta in piedi senza pensarci nemmeno per un secondo, perché con ciò che imparerete e implementerete saprete rientrare dell’investimento in un baleno.

Date retta a uno che non era per nulla convinto.

Grazie Frank e grazie a tutto lo staff.


Siete davvero inarrivabili.

Gianfranco Lo Cascio

BBQ4All

Ma facciamo un passo indietro, perché come ti ho detto non ti svegli la mattina con un palazzetto pieno come se fossi una rockstar.

Come ci sono arrivato?

Come mi sono mosso da un bloggettino per arrivare a migliaia di persone che accorrono da tutta Italia per partecipare ai miei corsi?

Come ho ottenuto lo stesso successo non solo nel nostro Paese, dato che vengo chiamato regolarmente a tenere importanti summit su marketing e vendita negli USA?

La risposta è: “Boh??? Che ne so io???”

No aspè… scherzo! Ci caschi sempre, eh?

In realtà ogni anno della mia vita come imprenditore ho capito quanto fosse importante circondarsi di un team composto da esperti nel loro singolo settore.

Persone estremamente capaci, dei campioni nel loro campo.

Questo non significa che io non sappia come funzionano le cose, non significa che se tu mi dai in mano un bilancio io non sappia dove girarmi.

Non puoi pensare di delegare in toto le tue attività, soprattutto quando hai appena iniziato e il rischio di trovarti nelle mani sbagliate è altissimo.

Allo stesso modo non significa che io non sappia guardare i risultati di una campagna online e capire se hanno senso o meno, o se un funnel di vendita è ben strutturato.

Significa, però, che nel momento in cui Metodo Merenda ha iniziato una crescita vertiginosa, io non potevo più fare tutto, dovevo fare il vero lavoro dell’imprenditore: occuparmi della strategia.

In realtà la strada che ho percorso è stata segnata anche da persone sbagliate che hanno provato ad approfittarsi del successo che stavo ottenendo e della mia generosità.

Te lo dico perché succederà anche a te, o magari si sta verificando in questo momento e non te ne sei ancora accorto.

Quindi il problema vero quando sei un imprenditore non è solo Google, non è solo Facebook o la web agency che prova a sbarcare il lunario, ma SOPRATTUTTO gente dentro la tua azienda. Soci, collaboratori, dipendenti.

Se sei un imprenditore ti troverai, se non ti è già successo, circondato da persone che cercheranno di spillarti soldi, vendendoti competenze che non hanno. O che proveranno a impedirti di svolgere le giuste azioni per lo sviluppo della tua azienda per stupidità, ignoranza o perché hanno paura di diventare irrilevanti ed essere tagliati fuori.

Ti è mai capitato di avere assunto un collaboratore “al marketing” che ha fatto niente o, peggio, più danni che altro e non ha cavato un ragno dal buco? Magari hai pure preso uno che “ha fatto un corso con me”, come se questo lo rendesse automaticamente abile e arruolabile nel ruolo di direttore marketing.

O magari ti è capitato di avere un socio che non vuole investire in questo o quello strumento di marketing perché sono tutte cazzate e “bisogna pensare a altro” (a prelevarsi i soldi per fare lo sciammannato a Mikonos come i diciotteni allupati immagino, tra fiumi di alcool e squillo di lusso e a pagare il leasing della Mercedèss nuova).

Ed ecco di nuovo che l’unico modo che hai per metterti al riparo da queste insidie è essere tu in prima persona quello che ne sa di un determinato argomento, per prendere in mano senza esitare il futuro della tua azienda ma soprattutto della tua vita.

Se ti stai chiedendo come puoi avere tutte le competenze che servono per creare funnel online, scrivere un copy che funzioni davvero e controllare i numeri della tua azienda, non disperarti, lo scoprirai fra pochissimo.

Uno degli aspetti fondamentali che mi ha permesso di continuare ad avere campagne altamente performanti, anche quando tutte le carte in tavola cambiavano all’improvviso, è stato il fatto di sapere esattamente cosa avrebbe dovuto fare ogni membro della mia squadra.

Non metto di certo io le mani fisicamente nelle campagne, non alzo la cornetta per chiamare i clienti, ma so quali risultati dovrebbero ottenere i miei ragazzi e so quando non stanno seguendo il percorso che ho tracciato per loro.

Solo così ho potuto mettere insieme la migliore squadra possibile e arrivare a creare nel 2020, nel pieno di una pandemia mondiale, mentre i sogni imprenditoriali di 300 mila italiani venivano falciati via, il più grande centro studi per imprenditori che si sia mai visto nel mondo.

So che potresti sentirti demotivato in questo momento.

Magari stai pensando che dopotutto i clienti trovano lo stesso il modo di arrivare. Sei stato in piedi fino ad oggi, nonostante tutto, no?

Alla fine, se è così rischioso, perché mai dovresti avventurarti nel difficile sentiero del fare marketing? Non sarebbe meglio accontentarsi della mediocrità, del sopravvivere e dell’andare avanti senza troppi grilli per la testa?

Forse sì ma non è la strada che ho scelto io… e se stai leggendo ancora queste righe significa che non è nemmeno la strada che vuoi per te.

Lascia che ti dica una cosa che ho già ripetuto centinaia di volte...

Un imprenditore è un esperto di marketing che sa leggere un bilancio.

Non mi stancherò mai di ripetere questa frase, anche perché questa lezione non sembra conficcarsi abbastanza a fondo nella testa dei miei studenti.

Non è che non so quante robe hai da fare.

Non è che ignoro cosa significhi sentirsi solo e pensare che sei l’unico che può far funzionare la baracca.

Non è che non ho idea di quante volte devi andare tu di persona a chiudere una trattativa perché ti sembra che i tuoi ragazzi non riescano a farcela o, addirittura, non gli interessi quanto a te.

Non sono scemo. Lo so. E non sono nemmeno un genio. Ci ho messo dieci anni a creare un’azienda che avesse interi reparti in grado di andare avanti senza di me.

Quindi non ti sto criticando per la situazione nella quale sei oggi. Anzi, sono certo che tu ci metterai molto meno di dieci anni a ottenere quello che ho ottenuto io.

Se continui ad ascoltarmi, potresti addirittura comprimere a UN SOLO ANNO il tempo necessario per ottenere quello che io ho ottenuto in dieci.

Quindi lo so che oggi per te è dura per mille motivi, ma queste non sono scuse per ignorare il fatto che senza il marketing il tuo prodotto o servizio e le straordinarie capacità che hai affinato per anni e anni rimarranno nel tuo scantinato.

Se ciò che fai è davvero eccellente come penso, è tuo dovere non solo come imprenditore, ma come essere umano, fare in modo che i tuoi clienti non finiscano nelle mani di una concorrenza spietata e mediocre.

Torniamo a noi.

Oggi ci sono aziende che nascono da ogni dove, spuntano come i funghi e basta mettere giù un business plan vagamente decente per aprire un’attività.

Ma poi come parlo… che dico business plan… basta copiare l’azienda del “capo” per il quale lavoravi prima, fare i prezzi più bassi e “il resto verrà da sé” no?

Certo, poi le banche mangeranno tutto a quelli che aprono azienda con questa mentalità, ma questo non avrà impedito loro nel mentre di prendersi i tuoi clienti.

Almeno tanto a lungo da romperti le palle…

E non lo faranno solo gli improvvisati.

Lo farà anche la big company che sbarca in Italia all’improvviso, con budget di spesa che tu immagini solo nei tuoi sogni più bagnati.

Lo farà anche la concorrenza straniera, che apre con agevolazioni e non si preoccupa nemmeno delle tasse perché tanto sparirà fra due anni.

Ti sto dicendo tutto questo perché esiste un unico modo per tenerti i clienti e riuscire a emergere nel difficile mercato in cui combattiamo con le unghie e con i denti.

Pensi che non ci abbiano provato anche con me?

Pensi che non siano arrivati a gamba tesa ad attaccarmi?

Lo hanno fatto.

E io li ho sempre rispediti al mittente.

Quanta gente conosci che si è presentata al mercato con sparate tipo: “Sono il nuovo messia del marketinghe! Farò sparire Frengh dalla faccia della terra e sarò il numero uno della galassia!”

Poi dopo sei mesi li vedi a vendere corsetti online, supplicando le gente: “Per favore, compra il mio videocorso a 17€ per diventare ricco coi Bittecoin!” o “Vieni alla mia Sagra della Birra e dei Referral!”

Nominami ora uno di quei presunti guru che ha una scuola di formazione per imprenditori con un polo di studi di migliaia di metri quadrati.

Ovviamente NON puoi.

Semplicemente perché ho costruito le mura del mio castello e le ho rese invalicabili con il mio marketing.

Aziende che hanno già abbondantemente raggiunto il successo come Adidas, Netflix o Disney investono annualmente budget milionari nelle loro campagne di acquisizioni clienti e non solo…

Quindi mi spieghi esattamente perché tu dovresti essere esente?

Ora che ci siamo accordati su quanto nessuno, me escluso, possa concedersi il lusso di non fare marketing, veniamo alla frase che probabilmente hai sulla punta della lingua.

“Frank non ho budget, non è il momento giusto, sai con la crisi e tutto…”

Non voglio sentire queste cazzate. Le accetto da un idiota, magari da un tuo socio o un tuo collaboratore mezzo stordito che non ha mai studiato nulla né letto nemmeno mezzo dei miei libri ed è “storto” di suo.

Non è che non capisca che faccia paura in questo momento pensare di investire in generale, ma la realtà è che è proprio questo il momento di investire su di sé e sulla propria azienda. Quando sennó?

Periodi come quello che stiamo vivendo segnano una divisione netta fra le aziende che ce la faranno alla grande e quelle che invece sono destinate a chiudere i battenti (unite a quelle che vivacchieranno pigre finché potranno).

Ora io non vorrei che il futuro della tua azienda e di tutti quelli che ci fanno affidamento si basasse solo sul tuo coraggio.

Bada bene, è indispensabile che tu ne abbia, perché si tratta della caratteristica fondamentale di ogni imprenditore.

Io, che mi sentivo dire da tutti che nessuno si sarebbe mai formato ai miei corsi, che le informazioni si prendono in università, lo so benissimo.

Come ti dicevo, quel coraggio mi ha portato qui oggi, ma mi ha anche fatto cadere in diverse trappole lungo il percorso, fatto spendere (o meglio sprecare) soldi inutilmente e costretto a rialzarmi in piedi troppe volte a fatica.

Il coraggio è importante, ma se si trasforma in presunzione ti spacca le gambe come un’accetta fa col tronco di un albero vecchio. La maggioranza degli sbagli nella mia carriera li ho fatti quando mi sentivo troppo sicuro e invincibile.

Poi il prezzo da pagare mi ha sempre riportato con i piedi per terra a fare un bagno di umiltà.

Per questo ti scrivo oggi e per questo ho creato un percorso unico nel suo genere, mai visto nella scuola di Metodo Merenda… e posso dire con tranquillità: mai visto altrove.

Perché tu possa comprenderne appieno la portata rivoluzionaria, prima devo metterti in guardia da alcuni errori che stai commettendo o che potresti commettere nel caso in cui ti venisse la folle tentazione di chiudere questa pagina e dire “Sì Frank, hai ragione, devo fare marketing! Devo farlo adesso, vado!”.

Dunque ecco a te i 5 ERRORI che rischiano di creare un terribile effetto boomerang e rivoltartisi contro.

  .: Errore numero 1. Pensare solo ai nuovi clienti :.  

Posso scommettere tutta la mia azienda che se vado a bussare a 100 web agency diverse, create da gente che fino a 2 anni fa faceva l’idraulico o il pubblicitario creativo, non ce ne sarà una che mi dirà “e cosa fai per i vecchi clienti?”.

Parole come Life Time Value sono arabo per chi abita il mondo là fuori.

Quello che ti proporranno è un piano d’attacco di Marchettting basato totalmente su visualizzazioni, like e queste altre idiozie che mi fanno incazzare di prima mattina.

Non funziona così.

I vecchi clienti non continuano a comprare da te per grazia divina, non hai il “riacquisto di cittadinanza”.

Magari se finita la pandemia i Grillini sono ancora al governo gli chiediamo di metterlo per decreto legge (tanto uno più uno meno…), ma al momento dobbiamo fare da soli.

Il tuo obiettivo non deve essere quello di avere acquirenti occasionali che comprano, ma poi si dimenticano della tua esistenza.

Tu devi avere fan agguerriti, pronti a parlare di te agli altri, che non pensano nemmeno per un minuto di abbandonarti per l’arrivo di qualche sconto, che vogliono solo e soltanto te.

Lanciarsi nell’acquisizione di nuovi clienti mentre i vecchi vengono lasciati lì a marcire, si dimenticano di te o non comprano quanto vorresti, è un’idiozia.

D’altronde però nessuna agenzia di marketing te lo dirà mai, per il semplice fatto che gli conviene farti investire in campagne nuove in modo che tu spenda i tuoi soldi con loro.

Non gliene faccio una colpa, è il loro modo di mandare avanti la baracca.

Prova a pensarci: se tu avessi un negozio di caramelle ed entrassero dei clienti, gli diresti mai “gli zuccheri non fanno bene, è molto meglio se andate dall’ortolano qui accanto?”... Io non penso, e allo stesso modo vale per la web agency: non sono cattivi, fanno solo i loro interessi.

Perciò, cosa devi fare per aumentare il Life Time Value, ossia il ricavo che otterrai da un cliente nel tempo?

Devi continuare a scrivergli, mandargli promozioni, offerte e parallelamente mettere su delle iniziative di customer care che lo facciano sentire apprezzato e lo spingano a ricomprare da te giorno dopo giorno.

Una volta che si sono innamorati, ti hanno giurato eterna fedeltà, hai spremuto e continui a spremere da loro nel tempo il massimo, che cosa si fa?

Rischi di incappare nell’errore numero 2, che probabilmente stai già commettendo.


  .: Errore numero 2. Lasciare andare i clienti dopo l’acquisto:.  

Una volta che hanno comprato, i clienti non smettono di essere preziosi. Non gli dai un calcio in culo e chi si è visto si è visto. O meglio… non dovresti farlo. Poi lo so che “ti parte lo scarpone”.

Magari non lo fai con cattiveria, ma solo perché hai bisogno di fatturare per far girare i soldi in banca, quindi quando uno ha pagato “non è più cliente”.

Ma non va bene, perché ogni singolo cliente, infatti, soprattutto se hai seguito il mio consiglio del punto precedente e lo hai reso un effettivo fan, può portarti nuovi clienti.

E non me la posso prendere col tuo direttore di banca che ti fa pressione per rientrare se abbandoni i clienti. Me la devo prendere (per modo di dire) con te.

Ovviamente questo produrre nuovi clienti da già clienti non succede a casaccio, lasciando alla gente la decisione di promuovere o meno la tua attività, ma va invece ingegnerizzato in modo che tu sia certo dei tuoi risultati.

Secondo una ricerca condotta da Nielsen in 58 paesi, l’84% dei consumatori si fida di più del consiglio di un amico o conoscente rispetto a qualunque altra forma di marketing.

OTTANTAQUATTRO PERCENTO...

Hai idea di cosa significa per la tua attività?

Vuol dire abbassare enormemente il tuo CAC, che non è il cacchio che te ne frega dei clienti e manco la cacca che fanno i clienti, bensì il costo di acquisizione cliente, e far crescere il tuo fatturato.

Detto ancora più in francese, il CAC sono quanti soldi devi sborsare a Google e/o a Facebook e in generale in campagne per farti restituire un cliente che paga. Sì, lo so che CAC è un acronimo che fa ridere ma non è colpa mia! Si chiama così!
Quindi se possiamo abbassare la CACCA… ehm… il CAC è meglio no? (Se possiamo abbassare entrambi di conseguenza meglio ancora).

Ancora una volta, se la web agency di turno non te l’ha detto non biasimarla, devono pur mangiare e le strategie di referral non si basano su sponsorizzate su Facebook o su Google, ma ci sono precisi step che puoi fare già da domani.


  .: Errore numero 3. Non considerare i numeri prima di progettare le tue campagne :.  

Ti ho citato nelle righe precedenti parole tecniche come CAC e Life Time Value. Non servono a usare un gergo strano che ti faccia sentire ignorante, tipo il “latinorum” dell’Azzeccagarbugli (dai, i Promessi sposi si studiano in qualunque scuola superiore no?).

Non sono le uniche fondamentali, non mi serve a nulla snocciolare qua quello che ho studiato in questi anni.

Il punto è un altro.

Il costo di acquisizione clienti, così come il Life Time Value, come anche il ROI ecc. sono dati fondamentali quando strutturi le tue campagne.

Se non sai quanto vale un cliente nel tempo non sai quanto puoi permetterti di investire per acquisirlo.

Il tuo marketing non può basarsi su spendo 1 e spero mi entri 10.

Ho visto troppe campagne essere considerate di successo perché portavano gente, senza però accorgersi che il prodotto era venduto in perdita perché il margine era troppo basso.

Non so se ci capiamo, c’è gente là fuori che più vende, più si avvicina al baratro del fallimento; sembra incredibile, ma sono i numeri a dirlo, non io.

Allo stesso modo c’è chi invece non è disposto a investire perché non va oltre oggi, e non vede che spendere 10 euro per “comprare un cliente” è un affarone perché nel tempo gliene torneranno molti di più.

Ignorare i numeri ha solo scenari negativi, i 2 principali sono:


  1. Lanci che vanno in perdita e, in generale, vendite che ti risicano i margini e i conti che corrono inesorabilmente verso il rosso senza che tu sappia spiegartene il motivo.
  2. Marketing inesistente o budget pubblicitari pericolosamente vicini allo 0, perché non sei in grado di calcolare davvero il ritorno di investimento. Tutti soldi lasciati sul piatto che potevano entrare nelle tue tasche e che stai perdendo perché non stai facendo bene i tuoi conti.

    Certo, potrebbe andarti tutto bene.

    Ma te la senti davvero di giocare a questa roulette russa con il futuro della tua azienda?

  .: Errore numero 4. Fiducia cieca in Facebook e Google :.  

Ora, parliamoci chiaro. Io stesso da anni sfrutto queste piattaforme per far crescere la mia attività.

Non sto dicendo che siano il male.

ANZI.

Il punto è un altro. Come ogni strumento va usato con cura: le armi, il nucleare, i medicinali, tutto può fare bene e può scoppiarti, metaforicamente o meno, in mano. Sta tutto nella competenza con cui lo utilizzi.

Non solo. Quello che sento, troppo spesso, è: “Frank, ma io non ho tempo di fare questo, di fare quello, sono pieno fino al collo, non posso sapere tutto”.

E poi arrivano le parole che mi fanno uscire di testa: “Ho dato tutto in mano alla web agency”.

Bravo imbecille. No, non tu eh? Intendevo quell’altro tizio lì dietro.

Però questo è quello che mi viene da dire. Poi però mi calmo, giuro che mi calmo, e penso che so benissimo che non è colpa tua.

Non esistono scuole per imprenditori ed è per questo che ho creato Metodo Merenda.

Come Don Chisciotte lotto ogni giorno contro i mulini a vento e sto a rispondere a studenti che mi fanno sempre le stesse domande: perché so che non è colpa tua.

Siamo cresciuti in un paese in cui “si è sempre fatto così” e le fantomatiche scuole che dovrebbero formarti sono pensate da manager affinché stampino altri manager, allenandoli a stare bene in fila e rispondere agli ordini.

Una serie infinita di “yes man” è quello che esce da scuole di vario titolo.

  Non solo, il mercato ha creato due idee completamente errate:  

1. La cosa migliore è partire da Facebook.

Partiamo dal fatto che Facebook è più facile da usare.


Mentre Google, come puoi vedere dalla foto qui sotto, ha un’interfaccia più complessa.

Non esattamente il pannello di controllo più intuitivo del mondo, come puoi vedere.

Ecco, il punto è che la stessa identica difficoltà ce l'hanno le web agency, che nel 99% dei casi sono composte da 3 smanettoni che si sono messi insieme unendo quel briciolo di competenze che potresti avere anche tu domani studiando due corsetti base.

Quindi, quando varchi la soglia cosa vuoi che ti dicano se non: “La scelta migliore è partire da Facebook”?

Non saprebbero nemmeno loro da che parte iniziare se gli chiedessi di usare Google.

Ma fermati un solo istante e ragiona come farebbe un cliente.

Se hai bisogno di qualcosa vai su Facebook o su Google?

Certo, se vuoi vedere foto di gattini sarà la prima.

Ma se ti serve un idraulico, un ristorante, la risposta a una domanda, se hai dei sintomi e vuoi capire come intervenire?

Ecco, penso che per tutti la risposta sia Google. 
Ed è lì che trovi clienti ai quali servono prodotti o servizi. Rinunciarci è come nascondere il tuo negozio mentre la gente è per strada che lo cerca.

Vogliono proprio te e tu preferisci andare a rompergli le palle mentre cercano su Facebook la loro fidanzatina delle medie.

Capisci il livello di follia?

La seconda idea scellerata è:

2. Facebook lo possono usare tutti.

L’interfaccia è più semplice, certo, ma tra usare qualcosa e farlo bene c’è una netta differenza.

Puoi avere una Ferrari e andarci in giro, ok, quello lo sa fare (quasi) chiunque abbia una patente.

Un conto invece è farla correre a 250 chilometri orari tra le curve senza schiantarsi contro il primo palo.

Il problema qua è il conflitto d’interesse che si viene a creare fra ciò che vuoi tu, e che servirebbe alla tua azienda, e quello che fa comodo alla web agency.

Mi spiego perché sennò sembra che ce l’abbia con loro, e per carità io non ho nulla contro la categoria, gli voglio bene come se fossero normali.

Scherzi a parte, ho anche studenti che hanno web agency, fanno le cose per bene e sono molto felice di sapere dei risultati che portano, ma perché loro lavorano secondo i dettami di Metodo Merenda.

Quello che devi capire è che molte web agency si fanno pagare in base al numero di contatti che arrivano o comunque lo mettono nei parametri che ti mostrano felici e contenti a fine lavoro.

Non sto nemmeno a parlare di quelli che ti mostrano like, cuoricini e le famosissime impression.

Lascia che ti chieda giusto questo: dalle tue campagne vuoi che entrino soldi o hai intenzione di pagare gli stipendi con i 200 like ottenuti su un post?

Ci siamo capiti.

Tornando a quelli che, un po’ più illuminati degli altri, non parlano di like ma ti mostrano quanti potenziali clienti hanno cliccato sul tuo annuncio.

Tutto molto bello, vero?

Ecco, peccato che ti arrivano tra le braccia barche di clienti scadenti e di contatti che difficilmente riuscirai a convertire.

Quello che devi metterti in testa è che qualsiasi web agency non ha il minimo interesse a selezionare per te il target e stringere le maglie della rete soltanto ai clienti che davvero compreranno.

Si considerano soddisfatti e autori di un buon lavoro soltanto perché ti hanno portato gente… a caso… basta che sia gente.

E tu ti trovi con i venditori intasati, che devono richiamare persone che non si sognano nemmeno di avere a che fare con te e che non hanno alcun reale interesse nel tuo prodotto o servizio.

Questa è solo una delle trappole nascoste nell’affidare un incarico a un esterno e non avere le competenze per controllarlo.

Arriviamo al quinto e ultimo errore fatale.

  .: Errore numero 5. Parlare di quanto è bello il tuo prodotto  :.  

Poniamo pure che tu abbia prima di tutto riattivato i clienti, poi implementato le strategie per continuare a conquistarli.

Dopo hai messo su un piano referral o, almeno, ne hai capito l’importanza.

Hai studiato i numeri.

Non ti sei fatto fregare dalla web agency.

Supponiamo anche che tutto ciò si sia verificato.

Cosa scrivi a ‘sta gente?

So già cosa vorresti fare.

Iniziare un bellissimo spiegone di quanto è valido il tuo prodotto o servizio e di quanta qualità c’è, in uno sciorinarsi di termini tecnici infiniti che farebbero annoiare anche il più interessato dei lettori.

Già io che dico “sciorinarsi” fa ridere… figurati tu quando usi i termini tecnici dei tuoi prodotti o servizi… che già a Laif Taim Valiu e CAC(CA) prima ti era venuto un ictus al cervello, dai…

La messa a terra del marketing, l'applicazione pratica, passa per forza dal copy.

Ossia l’abilità di vendere usando materiali di marketing per iscritto che esprimono il tuo posizionamento.

O detto alla vecchia: riuscire a spiegare ai clienti perché dovrebbero comprare da me invece che dalla concorrenza, piuttosto che in alternativa non fare proprio nulla e tenersi il problema o continuare a usare le soluzioni vecchie e obsolete che stanno già utilizzando (e che gli stanno facendo perdere tempo, denaro, salute ecc…)

Fare copywriting non significa mettere giù due frasi in rima, qualche slogan carino e chiuderla lì.

Tantomeno significa scaricare addosso al lettore lunghissime epopee sulle qualità tecniche del tuo prodotto o servizio, tirando fuori paroloni perché così puoi fare lo splendido con i tuoi colleghi.

Chi se ne frega dei tuoi colleghi!

Chi se ne frega di farti bello!

Nel mondo c’è chi vuole fare il figo e chi vuole vendere… sta a te decidere da che parte stare.

Ne ho viste troppe di aziende andare gambe all’aria per ste idiozie.
E non ce la faccio a non incattivirmi.
Dopo 10 anni dovrei essermi messo l’anima in pace, ma non ci riesco, è più forte di me.

Non smetterò di studiare, non smetterò di andare oltreoceano per seguire corsi e, soprattutto, non smetterò di testare tutto ciò che studio e far fare lo stesso ai miei collaboratori a più stretto giro.

I milioni che ho ottenuto non sono caduti dal cielo.
Mi sono fatto il culo per avere un’infinità di competenze da insegnare ai miei collaboratori o per usarle per capirci qualcosa di quello che per me era inizialmente sconosciuto, in ottica di proiettare le mie aziende sulla vetta.

E forse, arrivato fin qui, ti potresti domandare...

“Ma come faccio a imparare tutto questo, mi sembra ci voglia una vita?”

Ti ci vorrebbe una vita, te lo dico chiaramente. O almeno a me è servita una vita intera.

Ho fatto un conto proprio in questi giorni, e nel tempo ho studiato circa 130 corsi.

Letto oltre 400 libri.

E i numeri non si spostano di molto quando passo ai materiali sui quali sbattono la testa le persone nel mio team.

Ogni pagina sulla quale ho messo le mani era indispensabile?

Sì, ma non nel senso che immagini tu.

Lo era per eliminare il superfluo, scovare le perle nascoste, quelle applicabili al nostro Paese.

Perché è inutile che ti venga a raccontare di quanto è magico e straordinario fare impresa in Amerriga, e di come… puff… in un attimo tu possa mettere su l’azienda migliore del mondo.

Prendere un corso, tradurlo e lanciarlo in mano alla gente dicendo “fai così” è truffare gli imprenditori, lo dico chiaro e tondo.

Ne ho visti tanti di fantomatici guru prendere un corso, anche uno dei migliori negli USA, tradurlo pari pari e passarlo per oro colato.

Il problema, se ti occupi di formazione, è che è un attimo essere smascherato.

La gente pensa “faccio i corsi, insegno roba e andrà bene”, ma appena la gente applica e i risultati NON arrivano, i corsi si svuotano e il visionario di turno può tornare a vivere nella cameretta di mamma.

Trovare le leggi, le perle in grado di far svoltare un’azienda, applicarle al mercato italiano e comunicarle in modo che siano comprensibili a TUTTI è stato il mio obiettivo di questi 10 anni.

Se non lo fossero stati, i miei studenti non avrebbero ottenuto risultati come questi:

Senza Frank Merenda probabilmente non avrei mai raggiunto i traguardi di oggi, e quelli di domani.


A soli due anni da Marketing Merenda il mio mondo è totalmente cambiato.

Eppure non era iniziata così bene... oggi sono un osteopata soddisfatto e orgoglioso del mio lavoro, ma quando ho aperto il mio studio brancolavo nel buio più totale.

Mi licenziai da dipendente a soli 23 anni e insieme a un collega, contro il parere di tutto e tutti, intrapresi la strada da libero professionista.

"Sei troppo piccolo! Chi te lo fa fare! C’è una marea di responsabilità!"

Non ascoltai. Ho sempre creduto in me stesso, e senza finta modestia dal punto di vista delle conoscenze e delle capacità sono sempre stato a un livello alto. Purtroppo non bastava, fu in disastro.

Pazienti fuori target, pochi soldi, frustrazione... poi arrivò un libro sulla mia scrivania: Vendere fa schifo… Se non sai come farlo, un regalo di mio cognato Amedeo.

Lì dentro c'era tutto quello che mi mancava, la consapevolezza che non bastano la laurea, i Master e i corsi appesi al muro.

Il marketing e la vendita sono tutto.

Il mio socio non era d'accordo: "il marketing non funziona nel campo della salute! Anzi ti metti in cattiva luce".

Cosa ho fatto? L'ho liquidato con quattro spicci e ora quegli stessi soldi li guadagno in un giorno.

Ovviamente con Metodo Merenda non sono arrivati solo i soldi. Il marketing non c’entra solo con i soldi.

È arrivata la felicità, la soddisfazione, la gratitudine dell'altro. Perché quando lavori bene attrai le persone giuste, i risultati migliorano sempre di più e il circolo diventa virtuoso.

Dopo essermi preso il rischio di sostenere da solo tutte le spese e il fitto dello studio, con la borsa di studio vinta all'università ho pagato il corso a Vienna.

I miei amici iscritti a economia mi hanno preso in giro per un anno: "Ti facevi un viaggio ai Caraibi al posto di regalare soldi a questo delle merendine".

Loro sono ancora lavoratori precari.

Oggi ho 27 anni, una lista d'attesa bloccata a due mesi, lavoro ogni giorno 12 ore al giorno, insegno da assistente al College dove ho studiato (grazie alle relazioni generate dal metodo), alla pubblicazione del mio libro ho riempito un cinema con più di 250 persone e ho fatto un’intervista a RAI 3.

Frank Merenda mi ha INSEGNATO a fare tutto questo?

In parte, ma soprattutto…

Frank Merenda mi ha SPINTO a fare tutto questo.

Già amavo il mio lavoro, già amavo scrivere, già amavo stare sul palco, già amavo comunicare ma NESSUNO, NESSUNO compresi i miei professori, i miei amici e i miei genitori mi aveva mai spinto a farlo davvero.

Frank lo ha fatto a suon di schiaffi, dandomi tutti gli strumenti per riuscirci. Non c’è un altro dal quale studiare, un altro che possa consegnare nelle tue mani una conoscenza del genere.

Carlo Conte

Carlo Conte Osteopata

So che sei un imprenditore e che non hai tempo da buttare.

Il mio obiettivo è proprio quello di far sì che il tuo studio dia il massimo del risultato possibile.

Il processo è sempre lo stesso:

  1. 1
    Mi rendo conto che c’è un problema, una difficoltà, qualcosa che gli imprenditori NON stanno facendo e viceversa e gli sta facendo perdere soldi.
  2. 2
    Elaboro una strategia per risolvere il problema, studiando TUTTI i materiali esistenti sull’argomento.
  3. 3
    Elimino tutto il superfluo.
  4. 4
    Adatto ciò che ho trovato al nostro mercato.
  5. 5
    Lo testo in prima persona.
  6. 6
    Ottimizzo la strategia affinché sia impeccabile.
  7. 7
    La rendo più chiara possibile.
  8. 8
    La condivido con i miei studenti.

Ed ecco qua proprio le parole di chi impara dai miei corsi.

Pacchi che arrivano, pacchi che partono, conversioni e vendite che non tardano ad arrivare...


Il comune denominatore? Tutti brand creati da Frank Merenda.

Seguo Frank da tempo, non ho mai perso né un Venditore Vincente, né un Marketing Merenda, oltre al Circolo e ai vari corsi di approfondimento.

Ma la verità è che dal momento che ho fatto la Mastermind per il mio brand e ho iniziato ad applicare più in profondità i suoi insegnamenti, sono cambiate molte cose.

Mi ricordo l'inizio della Mastermind: "Stefi cosa vuoi fare da grande? Quali sono i tuoi sogni? Le tue ambizioni? Costruiamo un'azienda che si posizioni nel settore del turismo seguendo gli insegnamenti di Metodo Merenda?”.

Il risultato?

Sono passata da ditta individuale a srl, ho licenziato i clienti tossici, acquisito clienti top, formato nuovi collaboratori e la ciliegina sulla torta è stata la costruzione della holding per ampliare i vari aspetti del mio business. Ma soprattutto ho capito una cosa: non ha prezzo avere una scuola da seguire che ti aiuti e ti segua in tutti i passaggi fondamentali.

Non è qualcosa che si trova facilmente al di fuori della mura di Metodo Merenda.

La chiarezza dei messaggi, la semplicità dei contenuti, professionisti che parlano la tua lingua… li trovi solo in Frank e nel suo team.

Stefania Salvatore

Consulente di Marketing

In questo periodo più che mai ho visto fiammare, online e non solo, budget stellari con i quali si sarebbero potuti ottenere risultati straordinari, ma che invece sono bastati a malapena a coprire le spese.

Perché?

Perché sempre più persone, probabilmente anche tu, hanno capito l’importanza di fare marketing e hanno deciso di investire in tal senso.

Ma i numeri parlano chiaro.

Gli investimenti nel marketing online hanno raggiunto il valore di 4,26 miliardi di euro.

Con una crescita del 23% rispetto all’anno precedente e del 29% rispetto all’anno pre-crisi.

La mia domanda è sempre la stessa: quanti di quei soldi tornano nelle tasche degli imprenditori?

Non posso arrivare a tutti, alcuni continueranno a fare le cose come hanno sempre fatto, ma ho la responsabilità di fare in modo che i miei studenti non cadano nella trappola sempre più potente del “margheting online fatto da mmiocuggino quello bbravo”!

Per riuscirci ho deciso di creare qualcosa che non ha mai visto la luce, ma al quale penso da anni.

Ma prima di svelarti di cosa si tratta, voglio farti una domanda
:

Chi pensi riempia le mie aule portando sempre nuovi e vecchi studenti ai miei corsi?

Se pensi che la risposta sia “tu, Frank!”, beh lascia che ti dica che sbagli di grosso.

Io, come te, sono un imprenditore, non un esperto di marketing automation, finanza aziendale e di certo non un copywriter che passa le sue giornate a scrivere ogni materiale che porta te e gli altri studenti ad acquistare.

Se ho riempito un palazzetto da 5.000 posti…

Se l’azienda continua a crescere da 10 anni, nonostante tutti mi dicessero “eh vedrai fra 6 mesi, chiudi tutto”...

Se tutte le edizioni dei nuovi corsi vanno sold out…

Se negli ultimi 10 anni ho portato migliaia di clienti a seguirmi in tutta Europa…

È perché ho un team altamente specializzato che segue le mie campagne.

Sono loro che hanno riempito le mie aule.

È grazie alle attente analisi dei numeri di Alberto Catanzaro che sono sempre certo di tenere sotto controllo i margini di ogni vendita, ogni lancio, ogni singolo prodotto che ho messo sul mercato.

Alberto non è un contafagioli! È un vero e proprio CFO.

Non si limita a mettere su una tabella entrate e uscite come un qualsiasi commercialista che puoi trovare in questo Paese.

I suoi oltre 30 anni di esperienza e studi gli hanno dato un occhio clinico che, unito all’aggiornamento costante qui in Metodo Merenda, ha creato un mix unico nel suo genere.

Non devi immaginarti il solito tecnico di numeri, che parla una lingua incomprensibile che capiscono lui e i suoi 4 scagnozzi.


Il mio maestro dei numeri non è solo in grado di unire la visione finanziaria di un’azienda con i principi di marketing più avanzati, ma l’ho personalmente allenato a far sì che sia tutto perfettamente comprensibile anche a chi di lavoro fa altro.

E non sono di certo io a dirlo.

Ogni volta che il dott. Catanzaro tiene un corso:


  • 10 commercialisti si suicidano;
  • 8 si depennano dall’albo; 
  • 6 scrivono all’ordine per farlo tacere; 
  • 4 mettono la segreteria per sei mesi;
  • 2 cercano di smontare le nozioni apprese dall’imprenditore durante il corso;
  • 1 prepara i documenti richiesti, bestemmiando e lanciando makumbe al Catanzaro perché da lì in poi non può più rubare i soldi al proprio assistito.

Giuseppe Lanzini

Arredi Lanzini


Al suo fianco, come in ogni squadra che si rispetti, ci sarà il suo braccio destro, Raffaele Di Cristo, anello di congiunzione fra i numeri e il marketing.

Corsia preferenziale per far comunicare i due reparti da cui ogni campagna prende forma.


Come dicevo, però, i numeri sono uno degli ingranaggi fondamentali di una campagna di grande successo.


Oggi Moreno Bonechi è riuscito a farmi capire argomenti estremamente complessi con grande facilità.


Tutta la parte delle conversioni e relativa analisi mi è risultata chiarissima, anche grazie al supporto di Jacopo Cabianca...


Ho finalmente capito quanto fosse stupido mettere budget (anche tanto) sulle sponsorizzate Facebook per comprare like, quando in realtà non te ne fai assolutamente nulla.


L’intervento mi ha aperto gli occhi sugli errori che stavo facendo.


Consiglio a chiunque, anche al meno smanettone del mondo, di seguire i suoi interventi.

Nulla sarebbe possibile senza la maestria di Moreno Bonechi e le sue straordinarie competenze tecniche.

È grazie a lui che ho evitato le trappole di Facebook e Google e che le mie campagne continuano a macinare contatti su contatti e vendite su vendite.

Le sue conoscenze non si limitano a “smanettare” bene su internet e fare due sitarelli.

Moreno studia da anni con me e con i massimi esperti del mondo le ultime novità in campo di marketing e automation, senza dimenticarsi del quadro generale come fanno invece molti webbari.

Nei 22 anni di esperienza maturata ha imparato anche che una delle sue armi più efficaci è quella di non parlare come un nerd chiuso in uno scantinato, ma di sapere comunicare nella lingua di chi si trova davanti.

Luca Ricci

MIXER - Professional Cocktail Products


E non sono di certo io a scrivere mese per mese le centinaia di migliaia di parole che escono da Metodo Merenda.

Certo mi riservo ancora il diritto di mettere mano alla tastiera, visto che ho portato io il copy in Italia e che ho trasferito questa disciplina personalmente nelle mani di Francesca Palmisano.

Ho conosciuto Frank con il corso Ghiaccio agli eschimesi ed è stato fantastico, perché mi si è aperto un mondo che ignoravo totalmente.

Quando mi è stato proposto di partecipare a SCRiVENDA ho accettato subito, perché sapevo già che mi avrebbe aiutato a comunicare correttamente il posizionamento che stavo creando.

SCRiVENDA per me è stato utilissimo, perché mi ha permesso di approcciarmi ai contenuti in maniera differente.

Io vendo panini, sostanzialmente, quindi rendere sempre coinvolgente un copy non è assolutamente facile.

Ho imparato a utilizzare le leve emotive e soprattutto a non rimanere come un fesso a fissare il foglio bianco senza sapere cosa scrivere.

Prima il mio copy era concentrato solo sul prodotto e mai su quello che il cliente pensa o vuole.

Ho messo subito in leva le nozioni del corso per creare copy per post sui social ed email alla lista clienti.

I risultati e gli apprezzamenti sono arrivati fin da subito applicando gli insegnamenti di Francesca Palmisano.

C'è ancora tanto da lavorare e imparare. Ma possedere determinate nozioni fa tutta la differenza del mondo rispetto al non averle.

E la chiarezza con cui vengono espressi determinati concetti è disarmante.

Grazie a tutto il team Scrivenda.

Fabrizio Fiorito

La Barisienne

Sono questi i 3 pilastri dietro ogni lancio di successo di Metodo Merenda.

Dietro le centinaia di migliaia di copie vendute dei miei libri negli ultimi anni. 

Dietro corsi sempre soldout.

Dietro 5.000 persone che riempiono l’RDS stadium nonostante io non sia una rockstar, ma uno che insegna a fare azienda.

Dietro a 2 enciclopedie di successo finite sulla scrivania dei miei studenti.

Potrei andare avanti a farti un elenco infinito.


Ma non sono qua per vantarmi, non me ne frega niente, sono abituato ad andare avanti a testa bassa e fare il mio lavoro.

Te lo dico perché voglio che tu smetta di pensare “eh vabbè Frank, ma quello perché sei tu, io invece…”

Io invece un corno. Non sono io che sono magico, più bello, più affascinante ecc.

È che ho messo insieme una squadra di campioni, gli ho detto “voglio questo” e loro ogni giorno lavorano perché gli obiettivi che traccio siano raggiunti, per quanto ambiziosi possano essere.

I risultati che ottengo non sono riservati a me, anzi, sono perfettamente replicabili.

Ecco perché per far sì che tu li ottenga una volta per tutte, senza che tu debba sprecare soldi in campagne in questo difficile momento storico, ho deciso di creare...

Marketing Campaign Blueprint

L’unico master che ti insegna a creare campagne come Frank Comanda.

Un percorso avanzato riservato ai miei studenti che hanno deciso di cambiare rotta e far fare un salto in avanti alla loro azienda.

Hai presente i 5 errori di cui abbiamo parlato qualche riga fa?

Sei tu a doverli scovare.

È tua responsabilità, non troverai qualcuno che lo faccia al posto tuo, motivo per cui, anche se deciderai di delegare, come ho fatto io e creare appositi reparti nel tempo, DEVI essere in grado di verificare la qualità del loro lavoro.

Per questo ho deciso - dopo essermi rifiutato per anni di farlo - di mettere a tua disposizione il mio team personale. Me ne pentirò?

Ho chiesto a ognuno di loro e al loro team di creare un percorso in cui ti prenderanno per mano e ti insegneranno quello che applicano ogni giorno all’interno di Metodo Merenda.

Alberto Catanzaro, Moreno Bonechi, Raffaele Di Cristo e Francesca Palmisano ti mostreranno, passo dopo passo, come hanno costruito le migliori campagne per Metodo Merenda.

All’interno di questo master imparerai:

  • Quali sono i numeri da analizzare PRIMA che la tua campagna parta per evitare di perdere tempo e soldi inutilmente.
  • Come sapere in anticipo quanto guadagnerai da una specifica campagna e poter prevedere al millimetro i suoi esiti.
  • Gli errori mortali nei quali ti imbatti quando strutturi la tua campagna, in grado di minare tutte le tue vendite.
  • Come costruire la tue checklist anti-webbari, con la quale scoprirai se il tuo webbaro di fiducia ti sta spillando soldi in questo preciso momento.
  • A costruire una campagna marketing come Frank comanda e ottenere gli stessi straordinari risultati che mi hanno portato ad aprire la prima scuola per imprenditori in Europa.
  • Qual è la prima campagna da cui partire, come costruirla affinché abbia il doppio delle conversioni rispetto a qualsiasi lancio tu abbia mai costruito nella tua vita.
  • Come coordinare i diversi reparti che lavorano a una singola campagna per evitare tutti gli errori che minano le tue vendite.
  • La strategia di Moreno Bonechi per conquistare il web, imparata frequentando oltre 200 ore di lezioni con i massimi esperti americani e lanciando 97 prodotti (solo nell’ultimo anno!). 

Non c’è mai stato nulla del genere nel panorama dei corsi di Metodo Merenda, e nonostante questo i risultati ottenuti dai miei studenti che hanno seguito il percorso di studio tracciato fino ad ora sono stati comunque straordinari.

Cosa rende Marketing Campaign Blueprint un percorso così completamente unico nel suo genere, per il quale solo un folle non si getterebbe dentro a razzo quando si apriranno le porte?

  • Avrai a disposizione il mio team. Ogni reparto della mia azienda, infatti, non è fatto da una singola persona, ma da un gruppo che lavora con la sincronia di un orologio atomico giorno dopo giorno. Saranno tutti in aula a tua disposizione per rispondere a domande, dubbi e iniettarti direttamente la conoscenza nel cervello durante tutta la durata del percorso.
  • Potrai mettere tutto in pratica. Non ci saranno estenuanti sessioni teoriche che ti fanno tornare a casa pieno di idee, ma esitante su come svilupparle. Avrai, infatti, la possibilità di completare esercizi, guidato da chi ogni giorno costruisce le mie campagne. E non ti sarà permesso di alzare il culo dalla sedia finché non avrai ottenuto il risultato atteso.
  • Sarai circondato da imprenditori in gamba come te. Questo non è un percorso per chiunque, non voglio riempire sedie a caso, voglio in aula solo persone che possono trarre un vero vantaggio da questi giorni e implementare al massimo. Se non hai nemmeno seguito un corso e hai comprato un libro una volta, chiaramente non sei lo studente che fa per me in questo momento e per questo percorso.
  • Non ti perderai nella folla. Il numero ristretto di persone ti assicura di essere seguito col fiato sul collo dai miei ragazzi, non ci sarà un momento in cui tutti saranno troppo impegnati per rispondere. Sarai sempre sicuro di essere al 100% in pari con il programma e i risultati previsti.
  • Saprai far comunicare i vari reparti. Non imparerai il copy e poi la marketing automation e i numeri, ma avrai una dimostrazione di come questi differenti reparti lavorino insieme per sorreggere Metodo Merenda e come devono farlo nella tua azienda. Non puoi imparare una cosa così sofisticata da nessun'altra parte tranne che durante questo corso, con l’unica grande azienda che applica queste discipline su larga scala.
  • Potrai applicare al massimo. Gli appuntamenti sono a distanza di un mese e questo ti consentirà di lavorare sui tuoi materiali, le tue campagne, produrre tutto ciò che devi e avere subito un feedback dal mio team il mese seguente, eliminando per sempre il rischio di errori che ti fanno perdere migliaia di euro.

3 appuntamenti da 3 giorni l’uno con i massimi esperti di marketing automation, finanzia aziendale e copywriting…

Per un totale di 12 giornate di lavoro insieme.

Ma non finisce qui.

 Bonus numero 1:  il webinar mensile per eliminare ogni dubbio

Ogni mese fra un appuntamento e l’altro ci sarà un webinar riservato SOLO e soltanto a chi partecipa, per permetterti di dissipare ogni dubbio.

Non sarai mai e poi mai lasciato a te stesso.

Se hai qualsiasi perplessità potrai esporla nel webinar mensile e correggere subito il tiro.

Non avrai nemmeno il tempo di commettere errori!

 Bonus numero 2:  Final Checkup

Hai lavorato bene?

Hai messo a terra tutto ciò che hai imparato nel corso dei mesi?

Vuoi rendere perfetto ciò che hai creato?

Ottimo.

Il final checkup sarà il momento per analizzare il tuo lavoro e perfezionarlo.

Non solo, potrai anche imparare dai tuoi compagni di studio e “rubare” da altri settori per rendere ancora più unico ciò che fai, proprio come Jay Abraham, il mio maestro, insegna.

Parliamoci molto chiaramente, così facciamo prima.

Ti sto offrendo la possibilità di prendere in affitto il mio intero staff e utilizzarlo per 12 giorni al servizio dei tuoi obiettivi aziendali, come se fossero dei tuoi dipendenti.

Tanto peggio di come li tratto io tu non potrai mai fare, quindi mi fido a lasciarteli per un po’.


So che sei una brava persona e un bravo imprenditore.

Se reggono me, ottenere grandi risultati con te e farti esplodere il conto in banca sarà come andare a raccogliere le margheritine in un mattino di tiepida primavera.

Per farti un paragone esagerato, ma utile a farti capire cosa sto cercando di dirti, è come se qualcuno ti dicesse: “Per 12 giorni hai a disposizione questi super poteri…allo scadere del tempo tornerai alla tua solita vita”.

Non sfrutteresti ogni singolo minuto per far sì che la tua “solita vita” non sia uguale a prima?

Certo che sì.

Ed è quello che ti chiedo di fare se deciderai di iscriverti a questo straordinario corso.

Per l’ultima volta voglio ripeterti che non sono qua a mostrarti la mia collezione di farfalle e gongolare su quanto siano belle.

Vantarmi non è il mio scopo, non lo è mai stato e non lo sarà mai.

Ti ho offerto questa possibilità perché SO PER CERTO di poterti garantire VERI RISULTATI
.

Ed ecco a te l’ennesima dimostrazione
.

Era il 2013. Frank mi ha detto: “Maurizio, se seguirai e applicherai METODO MERENDA, un giorno avrai sale piene di gente che pagherà 500 € per ascoltarti!”.


Devo confessare che non ci credevo. O meglio, pensavo che per altri magari sì, ma che per quanto mi riguardava ero in un business per cui ciò che mi girava in testa era: “Il mio settore è differente”.

Poi per fortuna è arrivata la crisi, e non avevo più scelte. Ero a un bivio drammatico in cui o andavo avanti o rimanevo fermo per sempre.

Non avevo più scuse per rimandare. Messo in un angolo ho iniziato ad applicare (con poca convinzione) e magicamente... eccomi qua con 200 persone paganti davanti a me!

Per questo sarò presente al prossimo Venditore Vincente e a tutti i corsi che seguiranno, perché solo Frank e il suo staff sono in grado di trasmetterti una quantità di informazioni mai viste prima che fanno davvero la differenza per il tuo business.

Maurizio Porta

Porta Solution

E non è un caso singolo, un colpo di fortuna diciamo…

Quando ho iniziato a seguire Frank, circa 3 anni e mezzo fa, non sapevo ancora se e quanto credere a ciò che il mondo di Metodo Merenda prometteva.


Avevo dei dubbi e delle riserve, che però via via sono spariti fin quando non ho fatto lo scatto mentale che mi ha portato a una semplice riflessione: se lo dice lui, ha ragione.

Da allora abbiamo iniziato un percorso molto difficile, perché in sede della nostra prima Mastermind le prescrizioni erano tanto chiare quanto dolorose:


  • cambiare nome;
  • cambiare posizionamento;
  • cambiare modello di business;
  • cedere posizioni all’apparenza strategiche.

Ci abbiamo messo circa 3 anni a fare tutto, e chi ci conosce lo sa: i risultati sono stati davvero straordinari.

Il nuovo posizionamento ha permesso di liberare tutto il nostro essere, sia nelle produzioni di assoluta eccellenza che nell’immagine di altissimo profilo.

Entrambe cose che anno dopo anno ci hanno permesso di alzare i prezzi e di fare più margini da reinvestire in azienda per distaccare sempre di più i competitor.

Oggi però a distanza di 3 anni è successa una cosa strana.

Don Peppinu non ha più competitor.

Perché Don Peppinu fa ormai categoria a parte.

Nessuno dei nostri clienti viene da noi per caso. Nessuno viene da noi per andare in gelateria. Vengono tutti per provare la nostra experience.

I risultati numerici, che poi sono quelli che contano, hanno portato i negozi strategici a crescite verticali, che vanno dal +40% al +90% di fatturato rispetto al 2019.

Oggi abbiamo negozi che incassano oltre mezzo milione con il 40% di EBITDA, e un piano di crescita orizzontale e verticale che porterà un ulteriore salto nel 2022 grazie a due aperture in zone super premium come Catania Duomo e Siracusa Duomo e alla realizzazione di una vera e propria fabbrica interattiva di 1200 mq totalmente visitabile con tanto di bottega interna.

Abbiamo un piano di espansione del marchio Marzapani tramite corner in shop e temporary shop, senza considerare lo shop online che con molta probabilità è leader nel settore dei dolci siciliani nonostante per noi sia solo un piccolo piacere e non il core business del brand.

Ma soprattutto abbiamo rimodellato i nostri negozi sulla base di una user experience quanto più disneyana possibile, arrivando a investire nei nuovi negozi cifre inarrivabili per le altre gelaterie, che ci permetteranno ancora di più di diventare categoria a sé stante così come lo è Disneyworld rispetto agli altri parchi giochi.

Fino a 3 anni fa la nostra preoccupazione di questo periodo era quella di arrivare a maggio con gli extrafidi. Oggi nel 2022 è quella di capire come reinvestire gli utili e il flusso di cassa crescente anche in bassa stagione.

E tutto questo applicando il 90% della prima Mastermind, l’80% della seconda e ancora il 10% della terza.

No, non siamo fenomeni, anzi. Siamo solo un’azienda con un'età media di 35 anni che ha la sede più a sud di Tunisi, dove secondo molti non crescerebbe neanche la gramigna, figurarsi un’impresa.

Ancora dubbi su quello che Metodo Merenda può davvero fare per te?

Peppe Flamingo

Don Peppinu

In cuor mio sento di aver vuotato il sacco e di aver fatto oltre l’impossibile per offrirti il mio aiuto.

Ora sta a te decidere se vuoi buttarti nella mischia e assumerti ogni singolo rischio che comporta il fare marketing da solo, senza avere tutte le competenze necessarie affinate al massimo.

E in questo caso non posso far altro che porti i miei più sinceri auguri.

Al contrario, se invece sei pronto a prendere il toro per le corna e, una volta per tutte, vedere come si mettono “le mani in pasta” per far sì che ogni ora del tuo lavoro produca puro profitto…beh, allora iscriviti ora a...

Marketing Campaign Blueprint

L’unico master che ti insegna a creare campagne come Frank Comanda.

Sei libero di scegliere, ma non metterci troppo.

Come ho detto i posti sono limitati perché, ovviamente, ogni membro del mio staff ha due occhi e due orecchie ciascuno, come ogni essere umano.

L’aula di questo corso non può e NON DEVE essere riempita.

Se sarai abbastanza veloce e, lasciami dire, lungimirante da accaparrarti un posto per te e per la tua azienda, allora so che avrai fatto la scelta migliore della tua vita.

Dopo numerosi test effettuati, il Salvagente ha deciso di conferire la certificazione “ZeroTruffe” all’azienda Metodo Merenda.

Diventare un’azienda ZeroTruffe significa superare molti test che il nostro team di esperti effettua su vari fronti.

In particolare, Metodo Merenda si è dimostrata all’altezza di tale certificazione per:


  • qualità delle informazioni divulgate e funzionamento del Metodo;
  • veridicità delle centinaia di testimonianze;
  • eccellente servizio di assistenza al cliente.

Non erano prove facili ma con minuziosa attenzione, il nostro team ha valutato l’azienda idonea alla certificazione.

Per maggiori informazioni sul bollino “ZeroTruffe” ottenuto da Metodo Merenda, clicca qui zerotruffe.it/c0009



EditorialeNovanta Srl, con sede legale a Roma, CAP 00185, via Ludovico di Savoia, N.2b, Partita IVA 12865661008, editrice della rivista “Il Salvagente” diretta da Riccardo Quintili

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In prossimità della data del corso, in base alle misure di contenimento vigenti sia in Svizzera che in Italia, ti contatteremo e ti comunicheremo le formalità da evadere per poter partecipare di persona al corso, inoltre ti daremo indicazioni dettagliate su come raggiungere l’Auditorium Metodo Merenda a Mendrisio (sia in treno, che in macchina, che in aereo) e sugli Hotel convenzionati.

Ci vediamo dalla parte dei vincenti.


Rock ’n’ Roll!


Frank Merenda

Per assistenza chiama il numero verde 800.790053 oppure clicca qui assistenzametodomerenda.com

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